Io sto alla pasta alla gricia come la mia socia alle lasagne napoletane con provola e pomodoro. E infatti questo piatto è opera sua. E’ opera sua se domenica, a pranzo, ho respirato aria di casa nel senso della tavola imbandita con generosità. Nel senso dei piatti ricchi e festosi che fanno la domenica degli italiani e nel senso dei pochi affetti riuniti per condividere questo grande dono che è il Cibo.
Gricia con la ricotta, una ricetta che mi ha letteralmente sedotto.
La lista della spesa: tagliatelle di farro Mulino Poggi, guanciale toscano e pecorino Brunelli reperiti da Eataly che, nel mio caso, è il lussuoso supermercato sotto casa. Diversamente, dirigersi verso materie prime artigianali e di qualità. La ricotta è quella di bufala firmata Mini Caseificio Costanzo.
Per due persone: soffriggere 120 g di guanciale in una padella antiaderente senza aggiungere grassi. Deve tirare fuori tutto il suo grasso e diventare croccante. Cuocere 160 g di pasta in abbondante acqua bollente e leggermente salata. Intanto, lavorare a crema 140 g di ricotta aggiungendo un cucchiaio scarso di acqua di cottura della pasta (giusto per aiutarsi ad ottenere un effetto più cremoso, assolutamente da evitare l’effetto diluito). Scolare la pasta al dente, saltarla velocemente nella padella con il guanciale e il suo fondo di cottura, unendo anche anche 30 g di pecorino grattugiato. Mantecare, infine con la ricotta e servire immediatamente. Niente pepe, perché il guanciale ha fatto tutto da sé.