Molti conoscono Pavia come “la città vicino a Milano”. Ma Pavia non è solo questo. Prima di tutto un pò di storia per introdurre alla “visita guidata”:
Pavia è una città di origine romana, diventata capitale dell’impero Longobardo, distintasi in periodo rinascimentale come residenza estiva degli Sforza e dei Visconti, si ricordano anche diverse battaglie.
Mezzi disponibili per raggiungere Pavia:
-auto (autostrada A53 uscita Pavia)
-treno (regionale da e per Milano centrale o Rogoredo/Intercity)
-pullman (prendere quelli da/per Milano o diretti a Pavia)
I° tappa – castello Visconteo, situato vicino alla stazione è facilmente raggiungibile. Il castello è datato 1360/65 commissionato da Galeazzo Visconti. Il castello è visitabile tutto l’anno dal Martedì alla Domenica con variazioni di orario a seconda del periodo.
Nel castello è possibile visitare i “musei civici” con opere di grandi artisti di vari periodi.
Da alcuni anni a questa parte nel castello vengono ospitate diverse mostre d’arte (dadaismo nel 2007, bell’epoche nel 2008…)
II° tappa – già che siamo nelle vicinanze (basta attraversare la strada e proseguire diritto) propongo una visita all’edificio universitario, molto bello e caratteristico. Una delle Università più antiche d’Italia costruita intorno all’ 820.
Da notare i cortili dell’ateneo, sembra di essere trasportati in un altro tempo…
Ha ospitato vari personaggi celebri della cultura italiana: uno fra tutti Foscolo celebrato proprio in questo periodo dal Presidente della Repubblica.
III° tappa – camminando nella zona universitaria è possibile giungere alle torri medievali situate in piazza Leonardo da Vinci, qui si trovano tre delle cinque torri ancora presenti a Pavia (Pavia era famosa come “la città delle centocinquanta torri”).
IV° tappa – camminando per il centro storico giungiamo a piazza Vittoria con il caratteristico Broletto degno di essere visitato. Il Broletto è l’antico comune di Pavia, costruito intorno al 900 d.C.
V° tappa – Giungiamo in Duomo, edificato a inizio ’500 e ricordato dalla cronaca moderna per il drammatico crollo della torre civica, nel 1989, che era situata al fianco della facciata. In Duomo sono contenute le spoglie di San Siro, il primo vescovo di Pavia
VI° tappa – Visita obligatoria, dopo il Duomo, è la caratteristica chiesa romanica di San Michele edificata intorno al XII secolo.
La sua caratteristica è il colore, “bianco panna”, dovuto alla pietra arenaria, tipica dell’Oltrepò Pavese, con cui è costruita.
L’ambientazione interna è molto suggestiva, sembra di ritornare indietro nel tempo.
Qui fu incoronato Federico I Barbarossa nel 1155.
VII° tappa – Già che siamo in ambito chiese, e ci troviamo nelle vicinanze, facciamo un salto in San Pietro in Ciel d’Oro, o nota anche come San Teodoro.
Anche questa è in stile romanico e al suo interno è possibile ammirare “l’Arca di Sant’Agostino” una composizione/scultura marmorea prodotta intorno al 1300.
VIII° tappa – Passeggiata lungo il Ticino che attraversa tutta la città.
IX° tappa – Giungiamo così al “Ponte coperto” monumento storico di Pavia.
Ricostruito totalmente nel 1949 perchè gravemente danneggiato dai bombardamenti, l’originale era datato intorno al 1300.
Nei periodi estivi è possibile ammirare i resti del ponte romano, costruito a pochi metri dal nuovo ponte, che riemergono dal fondo del fiume.
X° tappa – caratteristica è la zona del “Borgo Ticino”, costruita sulla riva bassa del Ticino, al di la del ponte. Qui si trova un monumento in bronzo di una lavandaia, in onore a tutte le donne che lavavano i loro panni nel fiume.
Questa zona è spesso soggetta ad esondazioni ed allagamenti, come vengono indicate dalle “targhette” sulle case che indicano l’altezza dell’acqua raggiunta e l’anno.
XI° tappa – se non siete ancora stanchi o se soggiornate alcuni giorni in città vi consiglio una visita alla “Certosa di Pavia”, situata a circa 8-10 km da Pavia in direzione Milano.
Si raggiunge comodamente in bus, auto o treno.
Fu commissionata da Gian Galeazzo Visconti a inizio ’400. Qui si intersecano diversi stili costruttivi.
Meravigliosi giardini e opere d’arte sono racchiusi al suo interno.
In basilica si può ammirare il coperchio funerario di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este eseguito in marmo e trasportato in basilica dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano.
Per quanto riguarda l’alte culinaria, vi suggerisco di affidarvi alle trattorie della zona dove vi possono offrire degli ottimi manicaretti nostrani.
Vi consiglio di assaggiare i salumi tipici della zona abbinati con un buon vino rosso d’annata.